-sii un buon esempio e considera il conto corrente-
Il conto corrente delle buone abitudini.
Ci sono azioni che compiamo con molta naturalezza. Parlo di alcuni atteggiamenti ed abitudini importanti che ci appartengono in maniera forte e che non mettiamo in discussione.
Questo è quello che io definisco il conto corrente delle abitudini buone. Averlo già ben equipaggiato ci semplifica la vita. E’ un po’ come a 20 anni andare a vivere da soli con il conto corrente vuoto. Molto più semplice affrontare questo passaggio con qualche soldo in tasca.
E allora come possiamo contribuire al processo di apprendimento dei bambini affinché queste buone abitudini vengano implementate in maniera indolore, senza imposizioni e intromissioni?
La pedagogia ci aiuta.
Ho chiesto aiuto ad un’amica che da anni lavora con i bambini. Erica è laureata in Scienze della Formazione Primaria, appassionata di neuroscienze e psicologia del bambino. Questa la sua risposta.
“Una delle prime forme di apprendimento dei bambini è quella su imitazione. Ciò significa che gli adulti sono presi come modello per comprendere come funziona la realtà e quali sono i comportamenti da utilizzare nelle varie situazioni.
Numerosi studiosi e pedagogisti fin dal ‘900 si sono interessati a questo fenomeno.
Piaget indaga il gioco simbolico, una fase del gioco dei bambini dai 2 ai 7 anni, che è espressione di come il bambino rielabora e riproduce in modo differito (ovvero senza un modello presente fisicamente in quel momento) e attraverso il gioco ciò che vive.
La comprensione della realtà e dei significati delle cose avviene attraverso l’imitazione di quello che osserva negli adulti.
Maria Montessori parla di “mente assorbente” dei bambini di età 0/6 anni che si immergono completamente nelle attività che svolgono e assimilano ciò che osservano nell’ambiente circostante: questo è un processo automatico, che avviene senza il controllo cosciente del bambino.
Da qui si desume l’importanza delle informazioni che circondano il bambino e quanto si dovrebbe fare attenzione come adulti presi di esempio.
Ulteriore sostegno a queste tesi è stato dato dall’esemplare test di Bandura nel quale un adulto si approccia ad un pupazzo di gomma con aggressività sotto osservazione di un bambino: se si chiede al bambino di approcciarsi egli stesso al pupazzo le modalità sono le stesse.”
Considerare queste forme di apprendimento è fondamentale per aiutare i nostri figli ad acquisire abitudini, che conserveranno per tutta la vita, in maniera semplice e naturale.
Se un’azione si connatura in loro diverrà poi scontata e necessaria, senza imposizioni. Questo significa aiutare a costruire il loro conto corrente delle buone abitudini.
In questo particolare processo di apprendimento sono fondamentali i primi 6 anni di vita.
Inizia subito e dai l’esempio.
Alla luce di queste evidenze i suggerimenti per rendere lo spazzolamento dei denti un’abitudine piacevole sono quindi:
- Creare fin dalla nascita il rituale di detersione della bocca, con garzine o presidi studiati ad hoc per l’età.
- Dall’eruzione del primo dentino da latte impostare una routine di spazzolamento, almeno 2 volte al giorno.
E soprattutto dare l’esempio che significa:
- Lavarsi i denti in compagnia del proprio figlio: il vederci impegnati in quell’attività renderà lo spazzolamento una consuetudine piacevole.
- Ricordarsi che siamo la figura di riferimento per nostro figlio, il suo supereroe che cercherà di imitare. L’immagine di noi nel momento del lavaggio dei denti rimarrà impressa nella loro mente.
Senza troppa fatica avremo abituato nostro figlio a lavarsi i denti e diverrà un’abitudine serena. Avremo depositato un’altra buona abitudine nel loro conto corrente. Non saranno necessarie minacce o ricatti e non rischieremo di far diventare il momento dello spazzolamento un incubo per tutta la famiglia.
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P.S. Lasciare ai nostri figli un conto corrente ricco di buone abitudini è un investimento ad alta resa.
