PIORREA: CONOSCERLA PER EVITARLA

18 Gennaio 2019
parodontite

-Questo Troll Norvegese temo soffra di parodontite-

Molti la conoscono come piorrea, ma non si chiama più così. Piorrea significa letteralmente “flusso di pus”, ma è un termine che non identifica correttamente la presentazione della malattia per questo è stato sostituito da MALATTIA PARODONTALE o PARODONTITE.

La cosa più importante da considerare, non trascurabile, è che la malattia parodontale porta alla perdita dei denti, se non adeguatamente prevenuta o gestita.

Lo stesso Ministero della Salute la cita tra le 3 cause principali di edentulia, ossia della perdita di tutti i denti, assieme a carie e a pregresse terapie odontoiatriche che evidentemente non sono esenti da complicanze.

Ma cos’è la malattia parodontale? Come puoi capire se ne soffri?

Per spiegartelo dobbiamo fare un passo indietro e rispondere prima a questa domanda: cos’è il parodonto?

Il parodonto è l’insieme dei tessuti che sostengono il dente quindi osso, gengiva, legamento parodontale (lo spazio che separa il dente dall’osso) e cemento radicolare (lo strato più esterno della radice del dente).

La malattia parodontale è dunque una patologia che interessa proprio questi tessuti e si manifesta con la distruzione degli stessi.

Una vera e propria distruzione e come ogni processo demolitivo non si potrà più tornare alla condizione di partenza. Ossia: quello che ho perso è perso e in questo caso si tratta di perdere il sostegno del dente.

-Immaginati una casa su un terreno che cala. Se non intervieni, cade. Ora immaginati un dente su un osso che cala. Se non intervieni, lo perdi-

La diagnosi di malattia parodontale è sostanzialmente clinica, ma ci sono segnali che non vanno sottovalutati, sono un campanello d’allarme per il quale è necessario rivolgersi al dentista o all’igienista dentale. Sono i segnali classici dell’infiammazione, primo fra tutti il sanguinamento.

Durante la visita, il professionista valuterà lo stato dei tessuti con uno strumento chiamato sonda parodontale, in alcuni casi potrà aiutarsi con delle radiografie, e determinerà la presenza o meno di tasche e di malattia parodontale.

Solo in alcune rarissime forme l’esordio è improvviso, nella maggior parte dei casi è successivo a un quadro di gengivite, quindi infiammazione solo della gengiva (gengive gonfie, rosse, sanguinanti) e questo tipo di infiammazione non porta a nessuna perdita se presa in tempo. Una volta trattata la gengivite c’è una completa restitutio ad integrum, tutto torna come prima. Ma se non trattata ci potrà essere la progressione in parodontite che, al contrario, avrà sempre e comunque degli esiti immutabili.

Dalla malattia parodontale non si guarisce, ha una forte componente genetica (suscettibilità) che si può avere come no. Può non trovare mai i presupposti per manifestarsi oppure può manifestarsi ma, una volta acquisita la consapevolezza, può essere domata.

Come te lo dirò nel prossimo articolo.

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P.S. Non vorrai mica avere i denti del troll?! 😉

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